Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente UPA: “Il mercato pubblicitario tiene, resterà sopra la soglia degli 8 miliardi nel 2022. Servono interventi drastici per sostenere gli investimenti e i consumi”

Il mercato degli investimenti pubblicitari chiuderà l’anno poco sotto lo zero, a -1%. “Nonostante gli effetti combinati di pandemia, crisi di fiducia dei consumatori - diminuita di 14 punti percentuali dall’inizio dell’anno -, incertezza per il prolungarsi della guerra, fenomeni inflattivi e caro energia, si tratta di un dato che sa di stabilità e buona capacità di resistenza e terrà il mercato sopra gli 8 miliardi. Il nostro settore ha reagito, ha fatto muro con la stabilità”, ha commentato il Presidente degli investitori pubblicitari, Lorenzo Sassoli de Bianchi, aprendo UPA22.
Nella stabilità c’è l’abilità dell’investitore di guardare lontano a fronte di orizzonti che si restringono; sono, tuttavia, necessari alcuni interventi drastici, per fronteggiare il prolungarsi di una stagione anomala sotto diversi profili, per ridare fiducia, rivitalizzare i media e sostenere i consumi: Sassoli ha proposto “un bonus fiscale per gli investimenti pubblicitari sui media e l’abbattimento dell’IVA su duecento prodotti di prima necessità fino a tutto il 2023”.

Il Presidente ha espresso massima soddisfazione per l’accordo trovato fra i soci delle attuali ricerche ufficiali sulle audience televisive, digitali e sulla lettura della stampa (Audipress, Audiweb e Auditel), che punta a ridisegnare il sistema delle ricerche. All’importanza della total audience per gli editori che hanno investito molto per offrire un’esperienza dei propri contenuti multi-device, si potrà affiancare l’importanza della total campaign per le aziende che sugli stessi editori investono per dare un futuro alle loro marche.

Nel multiverso in cui oggi si opera, per gli investitori la share di riferimento è il tempo delle persone. Vi sono circa 120 milioni di schermi in uso nella popolazione italiana, grandi, piccoli, in tasca, in casa; il 90% delle famiglie ha accesso a internet, e su questi schermi gli italiani passano la metà del tempo da svegli: “abbiamo bisogno di capire quanta parte di questa attenzione viene dedicata a quali tipi di contenuti e attraverso quali device”, ha sostenuto Sassoli. 
Molto dipende dalla disponibilità dei soggetti oggi presenti sul mercato a farsi riconoscere e misurare. “Non si può stare sul mercato degli investimenti pubblicitari con ‘monete personali’, la moneta comune di scambio va condivisa in organismi di ricerca terzi e affidabili” ha sottolineato il Presidente degli investitori.

In queste fasi di prolungata incertezza, le aziende devono mettere in atto azioni di difesa della marca, evitando di consegnarla al silenzio, all’invisibilità e all’indifferenza. I valori delle marche restano pilastri irrinunciabili, fondamenta che vanno continuamente rafforzate attraverso la comunicazione: tagliare la pubblicità potrebbe rappresentare un vulnus oneroso, perché riprendere gli investimenti sarebbe più costoso e avrebbe esiti incerti.

Il titolo di UPA22 è quest’anno “Rigenerazioni”: se è vero che per rigenerarci abbiamo bisogno di una nuova forma di energia, in primis abbiamo bisogno di quella dei giovani. Sassoli ha rimarcato l’impegno di UPA nell’alta formazione delle nuove competenze digitali ricordando le collaborazioni con UNA – l’associazione delle agenzie di comunicazione; OBE – l’osservatorio del branded entertainment, e il Politecnico di Milano.

Per quanto riguarda la pubblicità guidata dai dati, il consorzio UPA-Nessie continua a crescere con nuove adesioni, a Bolton, Ferrero, Henkel, Nestlè, Perfetti, Piaggio, Valsoia, si sono aggiunte nel 2022 Lavazza e Barilla, e la partnership con Neodata accompagnerà lo sviluppo di questo strumento innovativo, che ha come obiettivo quello di arricchire i dati di ogni partecipante.

Sassoli ha infine annunciato i due prossimi eventi promossi da UPA: a settembre Branding e-volution con il Politecnico, per riflettere sul ruolo delle marche nella nuova normalità phygital. A ottobre il secondo evento dedicato all’Influencer marketing, che continua a suscitare estremo interesse da parte delle aziende.

Dopo la relazione del presidente di UPA, sono previsti gli interventi di: 

Giacomo Lasorella, Presidente Agcom, che parlerà del ruolo essenziale svolto dai J.I.C., organismi che, come più volte sottolineato dall’Autorita’, costituiscono lo strumento attraverso il quale si realizza la reale rappresentatività del mercato, con il coinvolgimento di tutti i soggetti. Comunicherà inoltre l’apertura di una consultazione pubblica sui temi delle rilevazioni degli indici di ascolto, anche alla luce della evoluzione del mercato e di nuove modalità di fruizione cross device, cross mediale e cross piattaforma. L’obiettivo è quello di ottenere una risposta da parte degli stakeholders che consenta all’Agcom di esercitare le proprie funzioni in maniera consapevole e trasparente.
 

Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform, Digital Magics, che racconterà come il digitale abilita l'economia del Paese e l'ecosistema della comunicazione, cercando equilibri sostenibili tra rispetto delle persone, regolamentazione in fieri e dinamiche disruptive di cambiamento". 

Carlotta Ventura, Direttore Communication and Sustainability A2A, chiuderà UPA22 presentando la campagna di Azzurra: “Sono onorata di partecipare all’Assemblea di UPA, quest’anno dal titolo così evocativo. L'impegno che A2A si è presa con la Costituzione e con le nuove generazioni è importante: loro sono la voce e la forma della campagna di A2A. Occorre (re-)imparare a parlare di sostenibilità in una prospettiva che nessuno aveva mai occupato: quella di dare voce ai ventenni che hanno idee e contenuti nuovi e che possono influenzare i nostri comportamenti.”

L’evento annuale dell’UPA, tornato dopo due anni in presenza, si svolgerà come sempre al Teatro Strehler: si ringraziano il Direttore del Teatro Claudio Longhi, Andrea Barbato dell’ufficio produzione e Paolo Di Benedetto per la scenografia. L’immagine guida quest’anno è stata l’Alam Jiwa del Maestro Luigi Ontani: un fiore che per i balinesi rappresenta la radice dell’anima, per stimolare il sistema, in questo periodo di grande incertezza, a ritornare ai fondamentali.